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Piante Ornamentali

Piante ornamentali
Piante ornamentali
Piante ornamentali
Piante ornamentali – vaso

PARLIAMO DI:

Piante ornamentali: tracce storiche

L’essere umano ha sempre cercato la bellezza intorno a sé. Come per l’arte topiaria, troviamo tracce nelle antiche civiltà di come le piante venissero coltivate a scopo puramente ornamentale e per manifestare ricchezza. Infatti, una delle più antiche rappresentazioni di utilizzo di piante ornamentali si ha nel “Giardino ideale”, una decorazione parietale del XIV secolo a.C. nella tomba di Nebamon, un nobile, funzionario e scriba egizio.

Le piante ornamentali in Egitto

In Egitto le piante oltre ad avere un valore economico erano simbolo di fecondità e di ricchezza. Infatti chi possedeva orti e piante da frutta aveva un peso sociale più elevato.

Nei giardini egizi del passato possiamo vedere un’evoluzione dell’uso dei giardini per diverse funzioni:

  • inizialmente con una funziona di coltivazione per soddisfare il bisogno di cibo nascono gli orti;
  • successivamente le piante diventano elemento di decorazione per i giardini delle abitazioni;
  • i faraoni, cercano piante belle e rare per ornare i giardini del palazzo;
  • infine anche a livello spirituale, ornando templi e tombe per accompagnare i defunti nell’aldilà e per farne dono agli Dei.

Quest’ultima funzione la possiamo vedere appunto nell’immagine a fianco, con il giardino ideale che lo scriba Nebamon avrebbe voluto in vita e che probabilmente avrebbe voluto trovare nell’aldilà.

Tomba di Nebamon, Egitto
Tomba di Nebamon, Egitto

I giardini greci e romani

Villa di Livia, Roma - Pittura romana di giardino
Villa di Livia, Roma

In Grecia, tra il VII ed il V secolo a.C. si inizia a vedere l’influenza dei giardini nell’arte, come nei capitelli delle colonne, che iniziano ad essere decorati con foglie. Intorno al 350 a.C. si iniziano a sviluppare una serie di giardini, per la maggior parte pubblici, principalmente con coltivazioni di frutta, verdura e piante utili. Viene anche coniato un nome per definire queste zone verdi recintate e separate dall’ambiente circostante, che è kepos.

Soprattutto per motivi culturali, visto che la Grecia è anche la culla della democrazia, non vengono creati molti giardini privati a scopo ornamentale ma vengono preferiti dei giardini funzionali ed utili alla collettività.

Una chiara descrizione e definizione dei giardini della Grecia viene data da Omero nella sua Odissea. Come in Egitto, alle piante viene dato un significato spirituale e inoltre la mitologia greca associava ad ogni fiore una divinità.

Guardando in Italia, intorno al primo secolo a.C si sviluppa la pittura romana di giardino, che prende ispirazione dai giardini che si iniziavano a sviluppare e ai primi accenni di arte topiaria che si vedevano nelle città romane.

Nell’antica Roma si inizia ad intrecciare la cura per le piante con il dare forme non convenzionale alle piante con l’ars topiaria (leggi di più qui).

La ricerca sino ad oggi

Dopo il crollo dell’impero romano fortunatamente questa tradizione non scompare ma anzi, aumenta. Nel medioevo a troviamo un utilizzo smodato di piante erbacee ornamentali nei chiostri delle chiese. Infatti le piante ornamentali continuano ad essere impiegate da un punto di vista spirituale: questa volta però vengono utilizzate per creare un’atmosfera sacra e di quiete adatta alla preghiera anche nei monasteri e nelle abbazie.

Nel rinascimento si sviluppa un sentimento che si orienta al collezionismo e alla scoperta di nuove specie di piante. Infatti iniziano a nascere i in Italia i primi e più antichi orti botanici universitari al mondo che tutt’ora sono aperti e ospitano al loro interno piante secolari e provenienti da tutti gli angoli del globo. Tra i più antichi troviamo l’Orto Botanico di Pisa, l’Orto Botanico di Pavia e l’Orto Botanico di Firenze.

Noi di Vivai Breschi abbiamo una tradizione lunga più di 40 anni nella coltivazione di piante ornamentali

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